Il secondo sorprendente capitolo è la struttura: un convento con più di cinquecento anni, un’opera architettonica con il respiro delle cose fatte a perfetta misura d’uomo. Qui i secoli sono passati conservando il meglio, la pulizia delle forme, la proporzione degli spazi, la serenità di un luogo bello dove pensare a cose belle.

Un complesso con spazi sia grandi che intimi valorizzati da un rigoroso restauro, uno scrigno di opere d’arte antiche, affreschi, tele, fregi che ancora decorano le sue pareti. Il chiostro racchiude la magia di una misura, di uno stile conviviale che la storia di mezzo millennio ha traghettato intatto fino ai nostri giorni. Le stanze da letto offrono un’atmosfera perfettamente coerente con lo stile complessivo; gli incontri, le riunioni di lavoro, i meeting, le feste e le cerimonie trovano spazi di funzionalità e suggestione rara.

Il terzo capitolo è l’Hostaria. A scriverlo è Patrizia che racconta di monti e colline,  di coltivazioni e orti curati, del ciclo delle stagioni, di esperienza e di scelte di gusto. Protagonisti sono piatti, prodotti, vini che una volta provati non si dimenticano. Niente è lasciato alla banalità e alla approssimazione.

Il finale: la vacanza a San Girolamo si costruisce a propria misura. Tante le opportunità offerte: l’escursionismo a piedi e a cavallo nei territori del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello, la visita ai piccoli e grandi centri storici vicini a cavallo tra Marche, Romagna e Toscana, tour enogastronomici nel Montefeltro e, in più, una possibilità rara: fermarsi davvero a respirare pura serenità.